|
una festa di matrimonio.
Indugio un istante davanti all'ingresso, poi, alcuni invitati si accorgono
di me e mi invitano ad entrare, dandomi in consegna al patriarca della
famiglia (visibilmente alticcio). Rifiuto cortesemente l'invito a
pranzo e chiedo il permesso di scattare solo qualche foto. Mi viene
concesso, lui mi guida per la sala, mi presenta come se fossi un parente
stretto e mi indica chi devo ritrarre, parenti dello sposo, della
sposa, cugini etc. Le persone, come sempre, sorridono e sono molto
contente di farsi ritrarre. Dopo un po' ringrazio, saluto e me ne
vado. |
|
19/8/2003 - Goa e dintorni... |
|
Visitiamo Old
Goa in taxi con Giddu.
Effettuiamo tutta la visita sotto una pioggia intermittente.
In un'area piuttosto ristretta, sorge il complesso di chiese e cattedrali
più importanti di tutta l'India, retaggio del passato coloniale
portoghese dello stato. Al tempo delle colonie l'antica capitale dello
stato di Goa teneva testa alla magnificenza di Lisbona.
Le chiese sono molto imponenti e ricche, ma, nonostante siano state
restaurate di recente, mostrano già visibili segni di quanto
sia difficile in questo clima mantenere in buono stato le strutture. |
Ci trasferiamo a Panaji,
il centro urbano più importante dello stato. Dopo aver consumato
il thali migliore nel ristorante della piazza centrale, ci incamminiamo
a visitare il quartiere portoghese. In questa zona bisogna fare uno
sforzo notevole per tenere a mente che ci si trova in India e non
nell' Alfama di Lisbona.
Al rientro in Italia scopriamo che la casa della foto in alto è
stata citata in uno dei racconti inediti della nostra amica Consolata
Lanza ambientato a Goa e abbiamo deciso di allegarlo. Il racconto
si intitola "Vecchia
signora indegna" e se tornassi a Goa lo porterei con
me.
Purtroppo continua a piovere e non indugiamo più del necessario.
Terminato il giro andiamo ancora a visitare Dona Paula, una località
poco distante da Panaji, una punta formata dalla confluenza di due
fiumi sul mare.
Rientriamo e salutiamo Giddu. Abbiamo trascorso una bella giornata
in sua compagnia e ci rivolgeremo ancora a lui per ripartire da Calangute. |
|
"Dopo
aver camminato per circa sette o otto km e quasi arrivati ad Anjuna,
incontriamo una donna; trasporta una catasta
|
|
di legna sulla testa. E' bella ed indossa il costume tradizionale
della zona. Barattiamo le foto che le stiamo scattando con una visita
al suo negozio (my shop). |
Vive in un gruppo di
baracche di fango e teli di nylon lungo la strada con tutta la sua
famiglia, e questo è anche il famoso negozio. Ha diciannove
anni e tre bambini." |
22/8/2003 - Giorno di mercato
a Mapusa, non ce lo perdiamo. Considerando che ci troviamo in
Asia non ci è ancora capitato di incontrare mercati di una
certa importanza e siamo molto curiosi. Le nostre aspettative non
vengono deluse, il mercato è molto vasto e si trova ogni genere
di mercanzia. Un settore molto importante è costituito dalla
vendita dei fiori in enormi quantità, in ghirlande o sfusi.
|
|
Quasi tutte le famiglie coinvolte
in questo commercio si dedicano, nei tempi morti della vendita, alla
legatura dei fiori. Annodano uno dopo l'altro i boccioli, pescando
da grossi mucchi, ad una velocità impressionante. |
Quando riincontro il resto
del gruppo (viaggiavo separatamente) Lori e Gio hanno mani e braccia
tatuate d'hennè e diversi pacchetti con spezie e incensi. |
|