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Autore del messaggio: Buba da Bhubaneswar
lasciato il 9/11/2018 ore 17:44
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2/11/2018 Bhubaneswar Venerdi. Una giornata semplice semplice: usciamo con Uber e ci facciamo recapitare al tempio più lontano del gruppo che merita visitare a B., il Brahmeswar siva mandir, e, percorrendo a piedi la strada a ritroso verso la città, visitiamo tutto il gruppo, il Rajarani, il Siddheswara, il Parsurameswar, il Mukteswar, il Lingaraj e ci spingiamo fino al Vaital mandir, prima di imboccare la strada per l'agenzia Alternative tours. Avremmo camminato circa una 10ina di km e fa un caldo pazzesco. Quando arriviamo in agenzia performiamo la definizione della nostra settimana di viaggio attraverso la zona dell'Orissa tribale, ma siamo troppo bolliti per tentare altre visite, e quindi, dopo un buon pranzo di fronte all'agenzia, con fish tikka (spiedi di pesce marinato in yogurt e spezie e passato in forno tandoori) e daal makani (zuppa di lenticchie cremosa e piccante), ci ritiriamo in hotel a recuperare le forze. Poi di sera altro buon ristorante consigliato per la zona dall'agente di viaggio e per il ristorante (angan) dal taxista, che chiama al telefono il cugino per farsi consigliare i migliori in zona. Ottima dritta anche questa, chicken tikka per Lori e Gamberoni al curry per me. Spettacolo...
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Autore del messaggio: Malay kondha da Bhubaneshwar
lasciato il 2/11/2018 ore 2:47
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1/11/2018 Bhubaneswar. Ancora una giornata a forze ridotte, ci svegliamo non prestissimo e ancora con i postumi della nottata mal dormita, ma siamo in Orissa ed è una tappa fondamentale per il nostro viaggio, in fondo siamo venuti qui principalmente per visitare questa regione. Fa più caldo rispetto ai posti precedenti, ma c'è un bel sole ed è secco. A piedi ci dirigiamo verso la banca, che non è vicinissima e camminare a piedi è sempre lo stesso delirio delle città, proviamo a prendere un rishio, ma è sempre lo stesso casino, non capiscono bene dove chiediamo di andare, anche se semplicissimo, e poi devi sempre contrattare il prezzo, e quindi desistiamo per ora, sempre più avvezzi ad usare Uber, hassel free, economico, pagamento con CC, non devi spiegare nulla sul luogo di destinazione. E infatti, dopo aver cambiato il denaro, in Uber ci rechiamo all'Alternative tour, per vedere cosa propongono. Il fatto che non sia molto chiara l'informazione su cosa necessiti esattamente per spingersi nello zona tribale della regione, permessi, guide locali o altro, ci ha fatto propendere per un programma limitato, Satkosia wildlife e poco altro, o almeno è questa l'idea con la quale entriamo nell'ufficio di AT. Ma il manager, Sri...qualcosa, è un ciclone, ci convince che la scelta non è delle migliori, che Satkosia è si un bel posto, ma come altri mille in India, e ci propone la vera natura dell'Orissa, un tour delle zone tribali con i suoi mercati settimanali, un giro di una settimana con auto, autista e BeB. Figo, e si incastra bene anche con i nostri giorni a disposizione. Ci richiederà soltanto di velocizzare un po i nostri programmi in città e zone limitrofe, ma abbiamo già preso contatto col taxista Uber che ci ha portati qui e quindi bene! AT ispira fiducia, perchè pare conoscere esattamente quali siano le aspettative di persone che viaggiano come noi e quindi lo riteniamo autorevole. Usciamo abbastanza convinti che accoglieremo i suoi consigli, ci da anche uno strappo verso la prima visita di oggi Bhubaneshwar (il museo tessile lo saltiamo) e ci rechiamo alle grotte di Udayagiri e Khandagiri,dove a Lori chiedono di posare per le loro foto in continuazione. A me meno, sono meno attraente e anche meno disponibile. Poi sempre in Uber al Museo etnologico, molto bello. E poi in hotel a recuperare le forze e stabilire il piano d'azione prima di cena. Decidiamo in sostanza di fare il tour, prolunghiamo il soggiorno a B. di altre due notti e organizziamo via wApp il giro a Konark, Puri e a Raghurajpur (villaggio con le case dipinte) con il taxista di Uber, poi usciamo a cena con molte aspettative da Dalma, che vengono un po deluse, e rientriamo ancora per il meritato riposo. Buona notte. Da pubblicare
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Autore del messaggio: ShamRay da Bishnupur
lasciato il 31/10/2018 ore 16:16
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31/10/2018 È sempre una questione di aspettative. L'arrivo a Bishnupur, seppure con il bell'episodio del biglietto risolto per il treno di stasera, aveva lasciato presagire una tappa, seppur breve, di servizi minimal, di tipo indiano, poco adatta ad occidentali seppur scafati come siamo. E invece no, il tourist lodge, anche se si presenta come un cantiere, è confortevole, la stanza è meno basica di quanto promette la situazione. Il Ristorante della sera si smarca bene ed i templi sono molto ben conservati. Inoltre, le dimensioni da paese di B. Fa si che sia piacevole camminare per le stradine, ad eccezione della principale in cui tutti continuano a suonare anche senza motivo apparente. E cosi, da una giornata di transizione come quella di oggi, da cui non ci si aspetta nulla, ne viene fuori una bella giornata di viaggio. Intanto ci svegliamo senza sveglia e fuori splende un bel sole. Dopo una comoda colazione ci avviamo a piedi verso il tempio più lontano, trascurato ieri per stanchezza e mal di testa vari. Visti ieri il Rasmancha, lo Shamray e il Jorbangla, puntiamo su Madan mohan, a circa 1,5 km dall'hotel. Il cammino è molto carino e mano a mano che ci si allontana dal paese, sempre più tranquillo. Molto carino anche quest'ultimo. Finemente scolpita la facciata. Poi rientriamo per pranzo allargando il giro sempre per zone limitrofe, e, dopo un pranzo a basa di chana masala su riso bianco (stasera sul treno ce la giochiamo con gli indiani), continuiamo ad allargare il giro passando ancora a visitare il Jor Mandir Temple. In questo modo abbiamo esaurito i templi e le forze, ma abbiamo la consapevolezza di non aver sprecato del tempo e risorse a vanvera, la deviazione valeva la pena. Torniamo al lodge per riposare un po prima di prendere il treno alle 18 circa. Adesso siamo in cuccetta. Buona notte.
<-------> Email: D@.
Autore del messaggio: Malla da Bishnupur
lasciato il 31/10/2018 ore 13:19
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30/10/2018 da Calcutta a Bishnupur. Rocambolesca la partenza da Calcutta. Abbiamo prenotato un Uber per le 5,15 - 5,30 per recarci in stazione, il treno parte alle 6,20 e secondo i nostri calcoli a quell'ora dovremmo avere largo anticipo. Peccato che il receptionist non ci abbia voluto fare checkout la sera prima nonostante le ripetute richieste perché... No problem also checkout very early.... No problem una sega, il pos non funziona per un evidente problema del pos "bad data or time", il secondo pos non funziona con nessuna delle carte a disposizione. Infine necessita pagarlo in cash e Vfnqlo. Lasciamo quindi l'hotel inczzti, di cattivo umore e in ritardo, inoltre, a due km dalla stazione ci ritroviamo fermi in coda in mezzo a camion in una situazione che poco ha di rassicurante sul fatto di riuscire a prendere il treno in orario, ma pian piano si sblocca e circa 1/4 d'ora prima arriviamo in stazione.... Stazione.... In realtà non essendo la stazione principale ha solo due botteghini, dove, citando il nome del treno, rispondono platform 1. Nessun tabellone dove verificare che sia il treno giusto e nessuno che somigli ad un capotreno. Chiediamo quindi conferma ai viaggiatori e speriamo in bene. Troviamo i nostri posti nell'unica carrozza a/c del convoglio, ma questo non è garanzia ne di comfort e tantomeno di pulizia... Ma tantè. Durante il viaggio tentiamo di risolvere il fatto che per il viaggio di domani, da Bishnupur a Bhubaneswar, siamo in lista d'attesa, che io pensavo che a stora si sarebbe già risolta e invece nulla. Di fatto leggendo su forum vari (siamo connessi fortunatamente) scopro che la lista d'attesa si risolve alla stazione solo 4 ore prima del viaggio, e se non ottengo il posto? Non parti... Il piano b sarebbe di mettersi in marcia al mattino e tentare una coincidenza a kharangpur, ma è una soluzione che già avevamo scartato perché prevedeva una lunga sosta in coincidenza. Tra tutte le ricerche arriviamo in stazione a Bishn... Con umore forse ancora peggiore, demoralizzati e con poche speranze di risolvere subito la faccenda. Ma, come sempre, appare il buon samaritano del "viaggiatore desolato". In stazione a Bishnupur ci sono due counter, uno per le prenotazioni informatizzate, quello che servirebbe a noi, con la classica coda ad imbuto e con dieci mani dentro l'occhiello del vetro, ognuno urlante le propri ragioni; l'altra, vuota, che palesemente non serve a noi perché porta l'indicazione "biglietteria tratte locali". Ma il fatto che per un millisecondo non ci sia nessuno è una occasione troppo ghiotta e mi fiondo senza neanche pensarci. Il commesso è gentile e parla un inglese quasi comprensibile, nel frattempo vende una trentina di biglietti alle mani che superandomi si infilano nel foro del vetro, mi chiede pazienza e mi dice di farmi da parte fiche termini l'afflusso, chiede il cambio al collega, capisce subito il problema, conferma che la cosa si risolverebbe solo 4 ore prima della partenza e, cosa peggiore, non crede proprio che abbiamo speranza di ottenere un posto in lista d'attesa. Caxxo. Ringrazio e mi allontano per riferire a Lori sconsolato. Ma intanto lui esce dall'ufficio e capisco che ha intenzione di aiutarmi e, insieme entriamo nell'ufficio corretto, quello con la coda ad imbuto. Esco incredibilmente con un altro biglietto confermato, sullo stesso treno, dopo aver rinunciato via Ipad alla prenotazione su cleartrip.com. Incredible India. Lo ringrazio infinitamente, rifiuta pure la mancia. Quindi prendiamo il primo rishò a pedali del viaggio, ma con me e Lori a bordo più i due trolley, arriviamo in hotel dopo mezz'ora e manca ancora oltre un'ora al check-in. Così usciamo per pranzare, dato che siamo a vuoto da ieri sera, ma cercare pranzo non è cosa semplice, il livello dei risto, nonostante non siamo troppo schizzinosi, si rivela molto local. Mangiamo un thali buono nel primo dignitoso sulla strada. Torniamo al tourist lodge e ci danno la camera che è meno peggio delle aspettative. Già, perché nonostante sia il Lodge meglio considerato del paese, è un cantiere in corso e rispetto alle foto viste sul sito non si riconosce. Doccia e usciamo subito a visitare i templi che sono tutti qui vicino c'è una luce brutta per le foto, ma i templi, seppur piccoli, sono molto belli, ed hanno la particolarità di essere tra i pochi in terracotta in India. 17o secolo dinastia Malla. Non ci soffermiamo più del dovuto, siamo stanchi e abbiamo bisogno di riposare, e quindi, saltando il più lontano rientriamo in hotel poco dopo le 15,00. Il resto riposo e cena senza pretese. In realtà la cena sarà si senza pretese ma al Laxmi park hotel, che a dispetto del nome è un hotel piuttosto squallido, mangiamo un ottimo chicken tikka e spaghetti di riso veg eccellenti.
<-------> Email: Mal@.
Autore del messaggio: Roshgolla da Calcutta
lasciato il 30/10/2018 ore 13:58
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29/10/2018 Lunedi. Oggi la città di Calcutta è vagamente congestionata, quindi, meglio muoversi in metrò. Code per i biglietti in stazione, calca incredibile ovunque, ci dirigiamo verso il quartiere di BBD Bagh, dove sta la Corte Suprema in cui non ci fanno entrare (la LP diceva invece che si poteva visitare e che era interessante??). Alcuni bei palazzi, prevalentemente uffici governativi, la chiesa di st john, carina e poi con Uber (almeno non si contratta e non occorre spiegare al taxista dove vuoi andare) al mercato dei fiori, sotto il ponte di howrah. Toh, piove, a piedi fino alla moschea, niente di che e poi con Uber ancora a sudder street per risolvere altro problema con le sim card e cambiare denaro. Pranzo li e ancora rientro in metro dopo aver tentato l'ingresso coi token errati (comprati stamani in più alla stazione di partenza per evitare altre code, impossibile, ogni stazione ha i suoi token). Stasera saremo a cena da "Oh Calcutta" sperem.
Ps: la cena è ottima, il locale più chic incontrato finora, ordiniamo chingri, gamberi di fiume cotti al vapore in latte di cocco e serviti con la sua crema in un guscio di cocco verde e fish tikka di antipasto x me, cutlet di gambero e dhaal x lori. Tutto molto buono, roshgolla e cheescake per dolce.
<-------> Email: G@.
Autore del messaggio: Sri da Calcutta
lasciato il 29/10/2018 ore 13:2
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28/10/2018 Domenica. Abbiamo riposato bene e con energia usciamo intorno alle nove del mattino col nostro bel programma in mano. Ci dirigiamo verso il metrò e ci lasciamo alle spalle senza accorgercene la stazione più vicina, dirigendoci verso la seconda siamo di strada alla cattedrale di St. Paul, ci diamo una occhiata e poi alla stazione chiusa del metro, dato che oggi, domenica apre alle 14,00. Ci riorganizziamo e copriamo in taxi la distanza fino al marble palace, lo visitiamo (interessante, trascurato). A piedi ed un ultimo tratto di treno metropolitano e siamo a Kumartuli, quartiere lungo l'Hooghly river, dove creano statue di paglia e argilla da abbandonare al fiume durante le celebrazioni. Terminato il giro vorremmo prendere un battello per il tampio di Belur math, ma non esiste da qui. Un suggeritore improbabile ci spiega che dovremmo andare col bus n. 43 al kaligath, altri 5 km da qui, per poi da li prendere il traghetto per belur math. Spaesati torniamo verso la strada con l'intenzione di tornare verso il centro, ma ci passa davanti il 43 e ci saltiamo su al volo e quando scendiamo dal bus anziché andare verso l'imbarco saltiamo su un risciò che urla temple/tempio. Stiamo andando quasi fortuitamente al tempio di Kali, il più sacro di kalcutta e senza neanche averlo pianificato. Facciamo pranzo nei paraggi aspettando le tre che il tempio apra, a basa di masala dosa, aloo paratha. Poi entroamo dopo aver depositato le scarpe e gli zainetti, ma dentro c'è il mondo intero e code kmetriche per accedere alle divinità del tempio, ma ci accontentiamo di cio che si vede da fuori, anche perchè vogliamo ancora attraversare il fiume e andare a Belur Math. Ci arriviamo quasi al tramonto, e, dopo aver dato una occhiata prendiamo un risciò da formula 1 per la stazione del treno. Rientro a howrah in treno e rientro in hotel in taxi. Brevissimo riposino e A cena a piedi al kewpies, un po sotto le aspettative. Buona notte.
<-------> Email: Gh@.
Autore del messaggio: Airtecl da Kolcata
lasciato il 27/10/2018 ore 18:35
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27/10/2018 arriviamo a Calcutta di mattino presto, dopo due notti con pochissime ore di sonno e un giorno intero passato tra aeroporti e scali. Partire da Torino alle 6, ha imposto una sveglia alle 2,30 la prima notte; la seconda si è trascorsa a Bombay tra l'ottenimento del visto, del quale non avevo stampato la copia corretta, il ritiro bagaglio, la dogana, il reimbarco e il volo su Calcutta. Im mezzo oltre otto ore di volo tra Parigi e Bombay. Ma tant'è, non ci sono stati intoppi, il bagaglio è arrivato integro en entrambi i casi, a Calcutta non ci sono problemi a ritirare denaro con cc e a trovare il counter dei taxi prepagati in aeroporto, niente assilli o rompipalle sul tragitto. Il taxì e sporco il giusto, proprio per dare un appropriato "benvenuto in India". E infatti Lori riesce a sporcare subito di grasso zainetto e felpa (adesso è li che lava). Arrivati in hotel c'è anche una camera libera subito, alle 6,30 del mattini. Spettacolo. Facciamo una doccia e con una sveglia che ci costa un anno di vita riduciamo una pennica ad 1 ora e mezza, poi ci vestiamo e "zombiamo" in città. Il solito delirio delle città asiatiche? Certo, siamo a Calcutta non a Singapore... Cerchiamo un ufficio Airtel, vorrei comprare delle sim per Ipad e telefono di Lori, ho letto che solo airtel permette agli stranieri di comprare la sim, però ci vuole il passaporto, la copia del visto, le foto in formato x per x , a colori, senza occhiali e senza fare smorfie. Abbiamo tutto, siamo preparati, o almeno pensiamo di esserlo. Troviamo l'ufficio airtel non senza fatica, ma quando lo troviamo, una ragazza forse un po svogliata, ci dice che ne sono sprovvisti, e presto realizziamo di dover andare all'ufficio centrale. Di buona lena camminiamo fino all airtel store e un altro impiegato lascia intendere di aver capito, ma, tristemente, conferma la necessità pocanzi paventata in un altro negozio, che necessiti anche un referente locale, che garantisca attraverso il nome, numero di cellulare e indirizzo. Noi non conosciamo nessuno in città e ci consigliano di chiedere a qualche anima pia in hotel. Huuum la vedo black. Rimandiamo il problema al pomeriggio e intanto ci avviciniamo a sudder street, dove cambiamo denaro ad un tasso decente, dopo aver trattato un po. Poi cerchiamo sulla guida un ristorante in zona e troviamo un buon posto, il bhoj company. Mentre consumiamo gamberone curry e papadam, dhaal e riso pulao, espongo il problema Airtel al cameriere che sembra molto volenteroso. Annuisce e spero che infine mi fornisca i suoi dati o quelli di un suo amico, insomma, mi serve un prestanome, anche a pagamento. Finito pranzo, paghiamo il conto, lasciamo una piccola mancia, e il tipo mi indica di seguirlo, e ci porta dietro l'angolo da uno dei tanti stall lungo la strada che vendono di tutto e chiede ad uno di questi se abbia sim che facciano al caso nostro. Risponde si, ma non di airtel, abbiano VF, compagnia tristemente nota per la concorrenza che fa anche a noi di TIM. Com'è possibile, non ci chiede nemmeno il passaporto, sfila le sim e me le porge, ma sono troppo scettico e le inserisco prima di pagarle, funzionano subito, sia sul cell che su Ipad. Per 900 IRP, 450 a sim, poco più di 10 € in tutto ho per un mese 1,4 G/giorno di traffico dati e chiamate nazionali illimitate. Incredibile, non sanno nemmeno chi le ha acquistate. Non capisco. Andiamo allora a fare un po i turisti, visitiamo il Vittoria memorial in metro e poi dalle sorelle della carità vedere i luoghi e la tomba di Madre Teresa, poi, sfatti, a piedi torniamo in hotel. L'inizio del viaggio è stato buono, le notizie di casa su papà sembrano confortanti, chiudiamo la giornata con una buona cena a base di Chana Masala papadam e munni ke Badnaa (ceci masala e polpette di spinaci con panna) al Gabbar's, poco lontano dall'hotel, e poi rientriamo per il meritato riposo. Buonanotte ragazzi
<-------> Email: G@.
Autore del messaggio: Fab da Salonicco
lasciato il 30/4/2018 ore 6:20
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29/4/2018 Volos - Thesalonkky (Salonicco) 2h 1/2 circa di viaggio e siamo a Salonicco in hotel, prima di mezzogiorno. L'hotel panorama non ha più il panorama, gli hanno costruito davanti un ecomostro senza peraltro terminarlo. Dopo il checkin ci mettiamo subito in marcia, l'idea di fare subito il giro della città e domani giornata fuori città. Lasciamo l'auto parcheggiata vicino le mura e scendiamo a piedi in città percorrendo il cammino descritto da Lp. Non lo completiamo fino in fondo, sono 8 km, e quando siamo a 4/5 decidiamo che ne abbiamo a basta, finiremo domani. Risaliamo in hotel per doccia e riposino e poi riusciamo in cerca di cena. Finiamo nuovamente in tsipoureria Volos e finisce a piattini di pesce vario e Ouzo.
<-------> Email: @.
Autore del messaggio: Tryx da Penisola Pelio Volos
lasciato il 28/4/2018 ore 22:14
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28/4/2018 La visita di Matrinitsa di Ieri mi ha fatto molto incuriosire per la visita della penisola di oggi e partiamo di buon mattino per il giro che nella nostra fantasia dovrebbe prendere tutto il giorno e ricoprire tutta la penisola del monte Pelio. Ci rechiamo subito verso il luogo che dovrebbe, secondo lp, valere il viaggio, Pouri, dall'altra parte della penisola. Arrivare ci costa una fatica tremenda, la strada tortuosissima, stretta e in parte rovinata, inoltre arrivati al villaggio questo non ha nulla di bello se non la calma che vi regna. E del resto come potrebbe essere diverso, col culo che ti fai a raggiungerlo... Comprendiamo che probabilmente la nostra idea originale di percorrere tutta la penisola era irrealizzabile e decidiamo di tornare sul versante di Volos. Anche questo tratto di strada si rivelerà non banale e alla fine arriviamo sul mare ad Agria e decidiamo di mettere fine alla parte conoscitiva sedendoci sul mare in una Tsipoureria e giù i nuovo di mezedes e tsipouro. Siamo piu disinvolti di ieri sera e ordiniamo mezedes senza sapere bene cosa arriverà. Qui polpo, insalata di patate, pesce affumicato, 2 tsiroupo mignon, pane e acqua e piccolo dolce 10€. Poi lemme lemme andiamo a prendere il caffe (2 caffe5€ è praticamente lo standard) a Cala Nera, una bella spiaggia poco più a sud e poi rientriamo a casa. Stasera cena da Stafylos, se ci piglia. Ci piglia e satolliamo nuovamente
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Autore del messaggio: Fab da Volos
lasciato il 28/4/2018 ore 22:12
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27/4/2018 spostamento a Volos. Ci spettano oltre 500 km di viaggio verso Volos, meta che non era preventivata e nata lungo il cammino per combinare le visite di thesalonikky e Meteore. Il suggerimento è di Stavros ma anche la guida ne parla bene. Il viaggio va bene anche se la ricerca dell'appartamento che abbiamo prenotato si rivela un po difficoltosa. Siamo fuori città e all'arrivo sembra non esserci nessuno ad aspettarci. In realtà aspettiamo nel posto sbagliato ma quando chiamiamo gli interlocutori parlano un inglese indegno e non ci si capisce. Stanno la porta accanto a dove asettiamo ma impieghiamo una ora buona a capirlo. Una volta risolto, il posto è comodo, pulito e grande. Un intero appartamento a poca distanza dal mare. Andiamo in città, facciamo pranzo nella zona del porto e cominciamo la ricerca per cena e per la giornata di domani. Poi ci rechiamo a Matrinitsa, un villaggio sopra la città di Volos con una strada ben tortuosa e stretta. Il villaggio è molto bello ma la strada.... Dopo il rientro pomeridiano decidiamo di andare a cena a volos in una tsipoureria, cioè un ristorante di pesce dove si mangiano tapas di pesce accompagnate da Tsipouro in bottigliette mignon (un Ouzo un po piu forte). Essendo locali per greci non hanno dimestichezza con l'inglese e quindi bisogna usare un po di inventiva. Infatti ordiniamo le mezedes e altri due piatti, sarde fritte, e polpo. Non sapendo che le sole mezedes consistono in un piatto di pesciolini fritti, un Humus e dell'insalata di patate. Quando arriva il piatto di Sarde siamo ormai quasi pieni e capiamo di aver cannato.... E poi arriva anche il polpo. Tutto squisito ma ci tocca raddoppiare anche il giro di tsipouro..... :-)
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