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[lascia un messaggio] SONO PRESENTI 416 MESSAGGI..........

Autore del messaggio: Ricu da Giudilà
lasciato il 14/11/2014 ore 21:5

Messaggio:
Anche qui tutto bene, solito tran tran tra lavoro, scuola,pallavolo,danza pilates e inglese. Vi ricorda qualcosa? Ancora niente neve, state tranquilli e godetevela. Vi leggiamo sempre con gran piacere ed è un po' come essere lì con voi. Continuate e scrivere così viaggiamo un po' anche noi. Ciao e baci (-16!!!!)
<-------> Email: Polonord@p.us

Autore del messaggio: G. da Oudomxay
lasciato il 14/11/2014 ore 17:0

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Oggi è stata proprio una bella giornata. Come convenuto con la signora del noleggio moto, dopo colazione, ci presentiamo per ritirare la motoretta honda, che però non c'è. Ci sono esattamente le stesse tre motorette di ieri, due scassoni e una specie di scooter bizzarro. Non riusciamo a capire esattamente per quale motivo, comunichiamo molto male, in genere finora parlano molto poco inglese, qui sopratutto, ma tanto vale cercare una soluzione. Li provo tutti e tre 3 ed alla fine propendo per uno dei due scassoni, a parte il manubrio un po' storto è l'unico che frena abbastanza. Indossiamo gli elmetti e partiamo, destinazione Muang La, un villaggio a 28 km da qui che inizialmente avevamo pensato di usare come base. La città di Oudomxay, dove stiamo, è abbastanza brutta, ad alta concentrazione di traffici cinesi, abitanti cinesi e brutture di importazione cinese, ma basta uscire dal centro abitato che subito il panorama cambia e ci si immerge in bucolici paesaggi di campi di riso, terrazzate sulle alture e villaggi lungo la strada. C'è pochissimo traffico, unico elemento di disturbo è che il 50 % della strada è sterrata, cioè, 10m di asfalto e 10m di sterrato. Difficilmente si riesce a mettere la 3a. Prendiamo anche qualche bella nuvola di polvere quando passano macchine fuoristrada e qualche camion, ma la gita è così bella che non ci facciamo caso. Arriviamo a destinazione intorno alle 11,00 tentiamo di prendere due te, ma la comunicazione è talmente difficile che non ci riusciamo nemmeno dopo un visual game dove disegno tazze e teiera. Pazienza prendiamo un te freddo dal frigorifero delle bevande. Visitiamo poi un po il villaggio di Muang La e il tempio che custodisce un Buddha sacro fino all'ora di pranzo. Pranziamo in quello che sembra un ristorante del villaggio e dopo aver tentato una incursione in cucina per indicare cosa mangiare intercede x noi un ragazzo, una guida, che sta aspettando di mangiare mentre aspetta che i suoi clienti visitino il tempio. Rientriamo dopo pranzo dopo aver terminato la visita del villaggio e dopo alcune soste sulla via del ritorno in prossimità di altri centri. In città abbiamo ancora da visitare il tempio sopra il nostro albergo e lo facciamo prima di recarci alla croce rossa Laotiana, dove abbiamo letto offrano servizi massaggi e sauna bagno turco. Massaggio doppio, molto rilassante, sauna, doccia e via a restituire il motorino prima che chiudano coi nostri passaporti nuovamente. Solo che intanto è buio e le uniche luci che funzionano sono le frecce e il cruscotto. Fortuna che è abbastanza vicino, scegliamo l'itinerario più illuminato possibile e restituiamo il catorcio. Cena superba al Souphailin restaurant come essere a casa della signora, con la bimba di un paio di anni che dorme in terra e lei che fa tutti i piatti uno per volta e in sequenza. Se ci sono altre persone rischi di aspettare anche due ore ma pare ne valga proprio la pena. Facciamo un tentativo e siamo fortunati, ci siamo solo noi, ordiniamo laab di maiale (insalata Laotiana di carne) e pollo cotto in foglia di banano. Entrambi ottimi, il pollo da urlo. Il resto è preparazione alle 9 ore di bus che ci aspettano domani alla volta di Phongsali. Buona Notte.
<-------> Email: Oudomxay@.

Autore del messaggio: ale da collegno
lasciato il 13/11/2014 ore 18:58

Messaggio:
ciao zio ho letto il messaggio ed ho riso un sacco continuate a scriverci e a mandarci le foto. Come si mangia in laos? baci ale
<-------> Email: ale.ale@ale.it

Autore del messaggio: GION da Oudomxay
lasciato il 13/11/2014 ore 13:57

Messaggio:
E infatti l'ufficio era chiuso alle 7, era chiuso alle 8 e ancora alle 8,30. Dopo aver fatto colazione e preparato gli zaini, infatti, usciamo dall'albergo e ci dirigiamo verso l'ufficio, trovandolo appunto chiuso nonostante le rassicurazioni del tipo dell'hotel. Lasciamo quindi i bagagli in un ristorante di fronte e iniziamo a chiedere a tutti gli esercizi intorno se qualcuno avesse voglia di rintracciare il tipo per dirgli che siamo qui ad aspettarlo e dobbiamo prendere un bus (anche se siamo molto in anticipo, conoscendo i polli...) tutti diniegano e manco a gesti, dato che nessuno parla inglese, intendono aiutarci, in un atteggiamento che molto ricorda situazioni vissute in Cina (che è molto vi cina) ormai diversi anni fa. Ok, lascio Lori e torno dal "sapientino" dell'hotel e lo invito di comporre i due numeri ma non risponde nessuno e quindi mi guarda e io capisco che sa leggermi nel pensiero: testa di legno, non potevi chiamarlo ieri sera quando t'ho chiesto di farlo? Anzichè fare il monaco zen? Ma lui non fa il monaco zen, lui lo è. Si gira senza batter ciglio e senza nemmeno salutarmi si gira e si allontana. E così faccio anch'io . Tornato al ristorante ufficio dove Lori mi aspetta coi bagagli, l'ufficio è ancora chiuso e, considerato che ieri sera alle 17.00 era già chiuso, non posso aspettarmi che apra ad una ora decente spontaneamente. Intanto sta aprendo l'ufficio turistico, in ritardo anche lui ma gli spiego la situazione e fa un altro tentativo di chiamata. Risponde una donna poi passa un uomo, ci siamo. Parte da casa, speriamo abiti nella provincia. Spedisco Lori al terminal dei bus e io aspetto il ragazzo che si materializza trafelato, tira su la saracinesca e mi da il passaporto. Eh no bello, non basta così, adesso mi accompagni in moto al terminal dei bus, mi guarda un po divertito ma capisce subito che non era uno scherzo, mette in moto e partiamo, io lui e due zaini. Arrivo al terminal prima di Lori e fortunatamente ci sono ancora posti in bus e così riusciamo a partire alle 9,30 come stabilito. Se impiegasse 1h 30 come a venire arriveremmo forse per tempo a Luang Namtha per prendere il bus per Oudomxay delle 12,00 ma dobbiamo anche cambiare terminal (8km tra i due). Il bus parte gia pieno a tappo e presto si riferma a caricare altri passeggeri. In prossimità di un cantiere sale anche un edile con vari materiali e la cariola. Comunque si arriva alle 11,50 circa e senza perdere tempo saliamo sul primo sangetaw che porta all'altro terminal. Insieme a noi un'altra coppia di stranieri che poi scopriremo essere olandesi anche questi, sta tentando di compiere il nostro stesso tragitto. Arrivati all'altro terminal alle 11,50 mi fiondo verso una mano che chiama Oudomxay e che pende dal tetto di un bus e alvolo gli porgo i due zaini, Lori si precipita alla biglietteria, io salgo sul bus, occupo gli ultimi due sedili liberi e li difendo coi denti. Intanto vedo Lori e gli olandesi che sembrano aver problemi con la biglietteria ma ormai abbiamo posti e bagagli caricati... Poi si dirigono tutti insieme ai bigliettai verso il bus. Dopo un po si parte, noi sui sedili e gli altri su panchette di legno e altre sistemazioni di fortuna. Non male per una giornata iniziata cosi. Anche questo tragitto ci offre bei paesaggi e l'attraversamento di diversi villaggi folcloristici. Poco dopo le 15,00 con una ora di anticipo siamo a destinazione. Ci fermeremo qui due notti e domani tenteremo di raggiungere Muang La in moto e la visiteremo in giornata anziché pernottarci, perché più comodo da qui ripartire per Phongsali, la prossima tappa. Pernottiamo a Villa keoseumsack, un bel posto. Abbracci
<-------> Email: NonGion@.

Autore del messaggio: francesco da Torino
lasciato il 12/11/2014 ore 16:4

Messaggio:
Abbiamo letto il vostro messaggio, non pensiamo che ci siano dei problemi x il passaporto. Speriamo che man mano che vi inoltrate nel paese possiate vedere qualcosa di piu' interessante. saluti Franco E gecchi
<-------> Email: zarbafrancesco@g.mail. com

Autore del messaggio: G. da MuangSing
lasciato il 12/11/2014 ore 14:48

Messaggio:
Anche a MuangSing non ci fermeremo oltre. Arrivati a mattino presto circa alle 9,30 eravamo già a destinazione, il minibus è partito anche qualche minuto prima, tanto era al completo e quindi non avevano interesse ad aspettare l'orario esatto, siamo arrivati con circa 1 h di anticipo rispetto alla peggiore ipotesi, e, poco dopo, abbiamo puntato dritto alla guesthouse che davano come la migliore in città. E infatti non delude. È un bel bungalow molto grande di una serie intorno ad un bel giardino e belle piante. Anche il ristorante sembra essere il best in town, ma è veramente una gara tra poveri. Muang sing infatti è una cittadina un po anonima, ed in mezzo ad un pianoro coltivato prevalentemente a riso, con alcune piantagioni di alberi della gomma e molte di banani. Abbiamo tentato subito di affittare una motoretta per fare un giro delle zone limitrofe che invece dovrebbero essere abitate da diverse etnie, ma non siamo riusciti subito perchè l'unica disponibile dell'unico posto che affitta è guasta, e meno male che il tipo non tenta di fregarci rifilandocela, o meglio, ci prova solo in parte. Saltata l'idea della motoretta, oltretutto la mattina è grigia un po' come l'umore della truppa, facciamo un ultimo disperato tentativo in un'altro posto, fallito anche questo, torniamo in prossimità del bugigattolo di prima, visto che aveva paventato un conoscente a tre km di distanza che ne affittava una. Tornate all'una è il verdetto. E quindi con poche speranze torniamo al ristorante della gh per un minimo di brunch. Mentre consumiamo il nostro pranzo inizia ad aprirsi il cielo e in pochi minuti è tutto azzurro. All'1 in punto siamo al gabbiotto e il tipo ha trovato uno scooter per noi, o meglio, ci affitta il suo. È un bel catorcio ma lo provo prima di prenderlo ed è abbastanza guidabile, e poi, vogliamo solo renderci conto se i dintorni valgono la pena di fermarci un giorno in più e magari fare l'escursione o alla foresta o ai villaggi. A detta di lonely planet, per visitare i villaggi circostanti non necessita alcuna escursione. Percorriamo per qualche decina di km le tre strade che si dipartono a raggiera da Muang sing e alla prima senza renderci conto ci troviamo al confine con la Cina. Dietro front. il paesaggio è molto bello ma equivale pressapoco a quello di Luang Namtha, un pianoro coltivato a riso circondato da montagne o meglio colline coperte da foresta. La seconda strada ci riserva qualche decina di km di sterrato e l'attraversamento di vari villaggi , uno dei quali dovrebbe essere specializzato nella fabbricazione dei noodle cinesi e riconoscibile per la pasta stesa fuori dalle case ad essiccare , ma questo avviene, pare, solo al mattino. La terza strada è quella in direzione opposta che abbiamo percorso stamani e ci allunghiamo fino ad uno stupa con tempio annesso in cui vive un monaco solo che non ha fatto in tempo a ripulire i dintorni dello stupa, sommerso da montagne di plastica lasciata domenica scorsa da festaioli studenti. Facciamo due selfie col monaco e salutiamo. Decidendo di non proseguire il soggiorno, di continuare nel nostro itinerario d massima domattina con ritorno a Luang Namtha e proseguimento cammino per Oudomxay e forse arrivo in serata a Muang La. Lascio quindi Lori ad una casa di massaggi in cui c'è una sola massaggiatrice e io vado a consegnare la moto. Solo che il tipo ha chiuso e speriamo non per ferie dato che ha il mio passaporto.... Chiedo aiuto in GH. Ma loro da veri orientali non si scompongono per niente. Domani, dicono, il tipo apre presto, fai in tempo a fare colazione, consegnare la moto, andare alla stazione dei bus e prendere quello delle 9,30. L'acqua mi bagna il vento m'asciuga. SabaiDee a tutti noi andiamo a cena.
<-------> Email: G.@laos

Autore del messaggio: G. da Muang Sing
lasciato il 12/11/2014 ore 6:39

Messaggio:
Ciao Siamo gia a Muang Sing da stamani 9,30. Tentiamo di affittare un motorino per fare un giro dei villaggi circostanti. A stasera
<-------> Email: Muangsing@.laos

Autore del messaggio: manuela da Collegno
lasciato il 11/11/2014 ore 17:34

Messaggio:
Ciao cari, abbiamo letto i vostri messaggi , anche a mamma, (letto adesso in diretta telefonica)siamo contenti che tutto vada bene, anche qui tutto Ok. a parte il tempo che, come già saprete fa schifo. Buona continuazione, un abbraccio da tutti noi. ciao alla prossima. Manu
<-------> Email: man-ale@noi.it

Autore del messaggio: Franco da torino
lasciato il 11/11/2014 ore 17:34

Messaggio:
sono contento che stiate bene, a Torino piove.questo weekend vengono a Torino Tatiana e Andrea, peccato che voi non ci siate e che Giò sia a Praga.messaggio per Lory,Juventus-Parma 7-0. Continuate così, ci sentiamo presto,un bacio.
<-------> Email: frankr1@alice.it

Autore del messaggio: G. da Luang Namtha d sera
lasciato il 11/11/2014 ore 16:30

Messaggio:
Ci prendiamo una giornata di riposo, questo ci eravamo prefissati, e questo modulo abbiamo quasi rispettato. Certo non si poteva fare meno che una passeggiata nei dintorni della cittadina. Quindi, appena sfilati gli olandesi, abbiamo terminato colazione e iniziato un giro per il paese, cercando subito di raccogliere info su come raggiungere la prossima meta da qui. Risolti i dubbi che avevamo abbiamo deciso di non fermarci oltre e partire domattina verso Muang sing, a soli 60 km circa da qui, in direzione del confine Cinese (che danno per 2h 30 di viaggio); dedicheremo forse, un giorno in più a questo villaggio, intorno al quale sembra abbastanza facile raggiungere i villaggi tribali montani anche in autonomia. Per giustificare la quantità di cibo ingurgitata a colazione abbiamo proseguito con una scarpinata fino allo stupa che sovrasta la cittadina (brutto) , dal quale, in posizione sopraelevata, si gode di un bel paesaggio. Allora sempre a piedi siamo ridiscesi e ci siamo addentrati nel villaggio costretto tra i campi coltivati a riso in tempo di mietitura e il fiume da un lato e le colline dall'altro. La passeggiata nel villaggio ha dato un senso alla giornata, molto carino e, come sempre in questi luoghi, dotato di un'atmosfera che ti porta qualche secolo indietro nel tempo. Ad eccezione di qualche ricco villaggiante che ha costruito in toto o in parte la casa in muratura, le altre case sono ancora su palafitte in legno, con le classiche pareti in foglie di palma intrecciate, come del resto tutti i villaggi incontrati lungo la strada che ci ha condotto in paese. Bambini anche piccolissimi lasciati liberi di inseguire cagnolini, liberi di inseguire polii, liberi solo di scappare o finire in padella (l'habitat del pollo). Di fronte ad alcune scuole i bimbi più piccoli intenti nei loro giochi lasciano tutto non appena ci scorgono e si avvicinano al recinto per misurarsi in una gara di posizioni guerriere, i più scalmanati, o solo per essere fotografati altri, infine quando stiamo per allontanarci si avvicinano anche i più timidi, quando la festa è quasi finita. Riusciamo alla fine a compiere un anello e rientrare in paese per un ponte traballante di bambù che loro percorrono senza battere ciglio anche in bici o in moto. Infine rientriamo in GH a preparare lo zaino, dopo aver acquistato il biglietto per il bus di domattina. Cena niente di che, nello stesso posto della colazione che invece era ok.
<-------> Email: Luang Namtha @di .sera
 
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