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Autore del messaggio: T. da Ouarzazate
lasciato il 2/10/2013 ore 20:57

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Giornata come dire, piena. Finalmente abbiamo abbandonato le medine, che, anche se moto belle, vive, sempre interessanti, sono anche totalizzanti. In che senso? Nel senso che se ci pernotti dentro come è sempre accaduto a noi, finisci per non riuscire a venirne mai fuori, la città nouvelle è quasi sempre meno interessante della medina. Quindi finisci per vivere e passare le tue giornate sempre in spazi angusti, souk affollati, kasbeh dai vicoli strettissimi e piazzette microscopiche. Avevamo bisogno di ampliare questi spazi ed oggi abbiamo avuto il primo assaggio. Congedatici da Meruan, la belga e el diablo, ci siamo recati in aeroporto e dopo aver sbrigato le formalità di ritto abbiamo preso possesso dell'auto, una peugeot 206 colore Nero (quel che ci vuole per questi climi). Sembra in buono stato. Naturalmente per imboccare la strada per Ouarzazate, dove ci troviamo adesso è stato necessario riattraversare Marrakech, il battesimo del fuoco. Il primo tratto di strada dice abbastanza poco, paesaggio piuttosto piatto, poi si comincia a salire verso il passo tizi'n'tikka e la strada diventa molto più interessante, il paesaggio sul versante dal quale saliamo presenta una montagna brulla che diventa sempre più rossa man mano che ci si spinge verso sud. Tutti i paesi sono costruiti in mattoni in terra cruda o al meglio di fango e paglia, tutto perciò ha lo stesso colore della terra, ad eccezione delle parabole sui tetti delle case. Il paesaggio e la strada diventano sempre più belle, i colori più accesi per la pulizia dell'aria, man mano che si sale. La strada è molto interessante anche dal punto di vista ciclistico, sicuramente una salita che meriterebbe mettere in curriculum. Lasciate le montagne il paesaggio cambia radicalmente, gli spazi diventano più ampi e i pini, gli ulivi e i fichi d'india che si vedevano prima lasciano spazio alle palmeraie. Trenta km prima di Ouarzazate facciamo la deviazione di una decina di km per visitare la vecchia kasbah di Ait Ben haddou. Avevo il ricordo di un posto abbastanza desolato, senza strutture intorno, anche perchè era completamente diroccata. È stata molto ben ricostruita, però in compenso è diventata un supermarket di souvenir e dall'altra parte dell'oued c'è un intero paese con una decina di strutture turistiche e ristoranti vari, un bell'indotto. Comunque la Kasbah è molto bella anche se un pò artificiosa. Quando la visitiamo è pomeriggio inoltrato e i colori assumono i toni caldi del tramonto, tutto molto " te nel deserto". Adesso arrivati in città, Lori sta riposando e io mi godo il primo te alla menta della giornata, in un caffè di fronte all'hotel, alle spalle alla tv sento la musica della Champions Leage. Sembrano due mondi così lontani e invece sono così vicini. Se il calcio avesse un vocabolario più ampio di quattro parole potrebbe funzionare come lingua universale. Lo imparerebbero già tutti da bambini, senza patemi, ripetizioni o camp e vacanze studio. Un abbraccio a tutti, dobbiamo organizzarci per cena. Vita da bbesta!!!!!
<-------> Email: T@.

Autore del messaggio: AlTaan da Marrakech
lasciato il 2/10/2013 ore 1:2

Messaggio:
Lo scoramento di ieri sera dopo aver appreso che la prenotazione per l'affitto auto non era andata in porto era già svanito stamani, tacitamente e per proprio conto avevamo elaborato un piano b che vagamente coincideva. Certo, avrebbe scocciato non poco rinunciare alla parte di viaggio alla quale tenevamo di più, ma questo avrebbe fornito l'occasione buona per tornare. E quindi determinati a non farci demoralizzare e a non perdere la giornata in più che abbiamo deciso di trascorrere a Marrakech per tentare un'altra prenotazione, lasciamo il Riad come se nulla fosse e ci dirigiamo verso la Meson de la photografie, un museo raccolta di foto d'epoca di Marrakech e della sua gente di grande livello artistico e molto interessante. Terminata la visita al museo, ci colleghiamo per vedere se cambiato lo stato della nuova prenotazione ed Eureka, è andata in porto. È una soluzione più scomoda e un pò più cara della precedente, ma almeno questa si realizza. Lasciato il museo ci dirigiamo verso la Bab (porta) Agnau per vedere le mura della città e poi ci fermiamo per pranzo in un bel locale con terrazza dove pranziamo. Tentiamo un po di shopping ma va a buca, che da queste parti significa proprio che non dev'essere, e dopo un pomeridiano te alla menta decidiamo di rientrare in Riad a riprenderci un po. Il clima è molto bello, caldo secco, ma nelle ore centrali della giornata fa molto caldo e gli unici posti freschi e sopratutto tranquilli sono gli interni cortili delle vecchie case arabe, i Riad appunto. Prima del tramonto riusciamo per tentare un altro shopping che va a buca, 1 negozio chiuso su 1 milione, e poi, nel tentativo di impiegare il tempo che manca per la cena dando un'occhiata alla Mellah, il quartiere ebraico, ci perdiamo per l'ennesima volta, totalizzando 4/5 km di cammino prima di rientrare in Medina, dove avevamo programmato di cenare. Cena superba alla terrace des espices, un bel ristorante sulla terrazza di un palazzo d'epoca. Per essere un giornata buca, non male. Maa Ssalama.
<-------> Email: Sultan@.it

Autore del messaggio: GatSultan da Parma
lasciato il 1/10/2013 ore 19:36

Messaggio:
Si grazie, ce ne servono 3 kg. Siamo riusciti ad affittare l'auto e così domattina ce ne andiamo. Besos
<-------> Email: Parmigian@3kg.it

Autore del messaggio: luisella da leini
lasciato il 1/10/2013 ore 14:0

Messaggio:
volete parmigiano? baci
<-------> Email: @.leinì

Autore del messaggio: Al quatt da Marrakech
lasciato il 1/10/2013 ore 11:16

Messaggio:
Niente da fare, ancora oggi ci fermiamo a Marrakech, ieri in tarda serata non ci hanno confermato l'affitto dell'auto e perciò abbiamo tentato un'altra riservazione x domani. Ancora oggi quindi ci fermiamo qui e, se non va in porto x domani, ci spostiamo comunque, cambiando meta rispetto a quello che ci eravamo prefissi. Bac
<-------> Email: Alquatt@.it

Autore del messaggio: Al sulTano da Marrakech
lasciato il 30/9/2013 ore 20:14

Messaggio:
La cosa buffa è che non sappiamo con esattezza che ore sono. La sera prima di arrivare a Marrakech ci è stato detto che nella notte sarebbe cambiata l'ora,( un'ora indietro) ma arrivati, Moien, il proprietario del Riad ci ha detto che non è vero, " la gente dice così ma non è corretto. L'ipad ha cambiato l'ora automaticamente ma il telefono no. Stamani a colazione Moien, una specie di Mike Tyson marocchino, ha anche litigato con la moglie, teutonica Belga ( stile dietologa "tu mancia" di Fantozzi), uno per la vecchia ora e l'altra a favore della nuova. Archiviato l'incidente, lui ci ha confidato che in realtà lei sarebbe daccordo con lui se non fosse per la presenza, sgradita, della suocera, "El diablo en persona"', comunichiamo in un franco spagnolo ardito. Allora abbiamo cominciato a chiedere in giro, ma la gente si spacca a metà, il 50% a favore di una e il 50 a favore dell'altra. Anche gli orologi digitali delle banche, metà dicono una e metà l'altra. E anche io e Lori a questo punto parteggiamo diversamente. Credo di aver perso però anche questo derby perchè Alitalia ha comunicato il cambio dell'orario di partenza per il 12 del mese, il che lascerebbe presagire che hanno non sia stata spostata. Meno male che non abbiamo in previsione a breve viaggi in treno, ammesso che ci confermino la prenotazione per domani per l'affitto auto. Nella medina di marrakech prevale il colore rosso. È il posto più turistico che abbiamo incontrato finora ed il motivo è molto semplice: la quantità di cose e la qualità dei palazzi e dei musei che abbiamo visto oggi è sufficiente a spiegarne il motivo. Oggi siamo anche stati nella città nuvelle in quanto le medine dopo un po fanno un po lo stesso effetto dei grandi magazzini: stordiscono. Qui si trova un'altra città, molto più ricca e all'avanguardia di quanto si possa immaginare, con gallerie d'arte, caffè modernissimi, ma tutti con l'ora sbagliata. Comunque passare dalla medersa Ben Youssef, dal museo di Marrakech e dal palazzo Dar Si Said, alla città moderna assomiglia molto ad un viaggio nel tempo. Ritroviamo la pace al Riad, che costituisce una sorta di rifugio, da tutto, tranne che dal Muezzin. Stamani alle 5 ha cantato per una 20minuti buoni, sembrava di averlo in camera. Dopo di lui, una mezzora di pace cominciano i galli... Fanculo ai galli, che non sono suscettibili... Adesso è l'ora del tramonto e la Jemaa sta per offrire il meglio, quindi ci vestiamo e usciamo. Probabilmente cena sarà nuovamente nel bel posto di ieri sera...squadra che vince...(se è la Juve ha rubato) Ho anche incontrato un collega...
<-------> Email: Ali@bbabba.maroc

Autore del messaggio: ANTONIOALESSANDRO da GRUGLIASCO
lasciato il 30/9/2013 ore 14:37

Messaggio:
CARI LORI & TANO Leggiamo che la vostra vacanza procede bene seguiamo con interesse i vostri spostamenti, qui tutto procede continuate a darci notizie baci da NOI TUTTI


http://ANTOALE@GRUGLIASCO.IT
<-------> Email: ANTOALE@GRUGLIASCO.IT

Autore del messaggio: TanSultan da Marrakech
lasciato il 30/9/2013 ore 0:0

Messaggio:
In aggiunta al messaggio di Lori: non abbiamo grande fretta e nemmeno la grande bramosia di vedere tutto il possibile come avviene al solito. Stiamo cercando di concederci anche più tempo del necessario in ogni posto, e la giornata di ieri è da leggersi in questa chiave. Avevamo poche cose da vedere ancora è tutto il giorno a disposizione. Abbiamo anche tentato diverse volte di vedere la gallerie Delacroix, sempre chiusa per vari motivi, l'ultimo un fantomatico Vernissage. Poi abbiamo cercato invano la galleria di arte moderna Mulay Idriss, che nel frattempo ha lasciato il posto ad un giardino e comunque non l'abbiamo trovata. In questa guida x altro abbiamo trovato numerosi errori, è vero che sta fallendo Lonely planet, però... La pizza nel ristorante Italiano, considerate le recensioni, era pessima, probabilmente era meglio il resto. Se non altro si sono rifatti con la grappa, ma poi ci siamo trascinati tutto il pomeriggio. Comunque Tangeri è stata anch'essa una bella fermata, abbiamo quasi assistito anche al passaggio in città del Re. Accolto appunto come un Re, con bandierine e da folla urlante, combattuta tra Il ripararsi dall'acquazzone che stava scrosciando in quel momento e la vista del passaggio del Re su su blindato. Si sa, un Re val bene una lavata. Comunque è stato curioso/emozionante. Anche il viaggio in treno di stanotte è andato molto bene, le cuccette erano molto pulite e confortevoli. Arrivati in città, a Marrakech, abbiamo realizzato che nel frattempo la stazione dei treni non era dove noi ipotizzavamo, ma ne è stata costruita una nuova, più lontana, pertanto abbiamo preso un taxi che come sempre non riesce ad entrare nella Medina. Noi sapevamo esattamente dove farci portare, occorre essere preparati in anticipo, e noi, cerchiamo di farlo. Nonostante questo ha voluto chiamare il proprietario del Riad perché ci venisse a recuperare dove lui ci avrebbe scaricati. Di fatto credo che sarebbe stato piuttosto difficile trovarlo perchè, come altri, non ha neanche una piccola insegna sulla porta, e le medine sono dei veri labirinti. Il Riad è molto bello e dopo i soliti convenevoli, il te, la spiegazione di dove siamo e come arrivare in centro, lasciamo i bagagli qui ( la camera non è ancora libera) e ci incamminiamo verso la jemaa el fnaa, la piazza mitica di marrakech. È ancora semivuota, facciamo colazione e poi un giro nell'immenso piazzale. Ci sono già gli incantatori di serpenti e altri "artisti" con scimmie ammaestrate col pannolino, altri con uccelli eccetera. Ci allontaniamo, torneremo più tardi per lo show serale. Ci allontaniamo a piedi senza metà e dopo un po' arriviamo alle tombe Saadiane, le visitiamo e, a seguire, dato che si trova sul cammino, vediamo anche il palazzo el Badia e, dopo uno spuntino con insalata di frutta, pane e olive, il Palazzo Bahia. Tutte tre le visite molto belle e interessanti. Poi rientriamo nel nostro bel riad per scoprire che la nostra camera ha il bagno privato ma non dentro camera, occorre attravrsare la corte, ma per farlo ci sono due candidi accappatoi bianchi. Ci rilassiamo in po' il pomeriggio, leggiamo in terrazza, stendiamo le mutande al sole, (dopo averle lavate, naturalmente) fino a poco prima del tramonto. Usciamo e ci rechiamo nuovamente nella piazza dove nel frattempo hanno montato i banchettini dei ristoranti e già al lavoro tutti gli artisti di strada, imbonitori, musicisti, ammaestratori, giostrai e quant'altro, un delirio di gente, fumo, odori di cibo, spezie, agrumi e casino infernale. Rispetto al ricordo che ne avevo di circa venti anni fa, è un pò più pulita, più artificiosa, ma del resto è cambiata in sintonia al resto del paese. Quello che invece c'è da considerare è che non è cambiata solo in funzione del turismo, cosa alquanto rara, perché in realtà gli spettacolini di strada che vi si tengono, sono quasi ad uso esclusivo dei marocchini. Cena spettacolare da el minhum, in un bel giardino/palazzo, altro giro finale alla jemaa, e ritorno in Riad per il meritato riposo. Baci
<-------> Email: Marrakech@.

Autore del messaggio: Lori da Marrakech
lasciato il 29/9/2013 ore 19:5

Messaggio:
Messaggio del 28/9 - Stasera alle 9 e mezzo circa partiamo x Marrakech, quindi stamattina ce la prendiamo comoda. Usciamo a fare colazione e poi, rientrati in hotel, prepariamo i bagagli, li lasciamo alla reception e usciamo. Visita al museo della Kasbah (bello). E' quasi ora di pranzo e decidiamo di concederci una pizza in un ristorante italiano (Anna e Paolo). Posto molto carino con clientela abituale marocchina e non, pizza secondo standard locali, ma finalmente c'è la birra e Anna la proprietaria, scoperto che siamo italiani, ci offre la grappa insieme al caffè. Trasciniamo un pò il pomeriggio (tutti i posti dove vorremmo andare sono chiusi), scendiamo verso il porto dove ci sono cordoni di polizia e folla in attesa. Scopriamo che c'è il re in visita. Comincia a piovere. Dopo una sosta per l'ennesimo tè alla menta arriva finalmente l'ora di partire (x cena compriamo due shawarma da mangiare in treno). Recuperati i bagagli restiamo bloccati in hotel perchè piove forte. Comunque riusciamo a raggiungere un taxi che ci lascia in stazione. Compartimenti a quattro cuccette comode con lenzuola e cuscini (lo divide con noi un ragazzo australiano che viaggia da solo). 10 e mezzo e dormiamo.
<-------> Email: Lol@.

Autore del messaggio: Galah da Tangeri-Asilah
lasciato il 28/9/2013 ore 0:6

Messaggio:
Stamani abbiamo lasciato l'hotel prima delle 8.00 del mattino, che qui in Marocco è praticamente l'alba. A quest'ora, infatti, le attività devono ancora iniziare e infatti, anche trovare un taxi per la stazione, non è affatto facile. Dopo un po' comunque ci carica un taxi con altro passeggero a bordo, e, lasciato lui, ci lascia in stazione in tempo per prendere in tempo il treno per Asilah. 45 minuti di treno circa e siamo a destinazione, a qualche km dalla stazione c'è la medina di Asilah. Facciamo colazione in un caffè fuori dalle mura e poi ci addentriamo. È appena uscito il sole e i muri imbiancati a calce della Medina riflettono una luce accecante. La Medina è bellissima, curatissima in quasi tutte le sue parti. In aggiunta, molti dei muri delle case sono affrescati. Giriamo per la medina per alcune ore passando e ripassando più volte anche negli stessi angoli, nelle stesse vie. Poi usciamo per un te alla menta, ma veniamo assaliti dalle vespe attratte dai nostri te, non appena c'è lì servono. Lori non riesce nemmeno ad assaggiarlo xchè una ci si tuffa dentro e muore ( bruciata o annegata?). Un altro giro veloce x la Medina e decidiamo di averne a basta, ma non rientriamo in treno e decidiamo di rientrare in bus. Il bus più caldo del Marocco. Dopo un'ora e più ci scarica a Tangeri in città. Facciamo un piccolo piano per sfruttare queste ore pomeridiane, ma alcuni musei e la libreria che vorremmo vedere sono chiusi per l'orario e quindi riusciamo a vedere solo il museo de la Legacion American... Quindi rientriamo in hotel per riposare qualche ora prima di cena... Cena Thailandese, tanto x cambiare. Buona.
<-------> Email: G@.
 
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