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Autore del messaggio: Atomik da Hiroshima
lasciato il 14/10/2015 ore 15:34
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14/10/15 Hiroshima. Uno dei luoghi al mondo in cui là bestialità umana ha raggiunto nel corso del secolo scorso uno dei suoi apici. Arriviamo in shinkansen e depositiamo i bagagli in ToyokoInn, vicino alla stazione. E Siamo subito in cammino verso "il luogo" più rappresentativo della città e forse del paese. È di fronte allo scheletro del rudere del palazzo che vagamente si trovava sulla verticale di Little Boy (la bomba) nel momento dello scoppio che si viene colti dalle prime emozioni che il luogo trasmette. Ci sono scolaresche in gita, centinaia di ragazzi della stessa età di quelli che persero la vita lavorando ai cantieri di smantellamento ( i giapponesi si aspettavano bombardamenti di altra natura e facevano smantellare ai ragazzi le abitazioni per creare linee tagliafuoco). E mi viene in mente tutta la narrativa e i documentari visti in tv, the day after e a tutte le volte che in video è apparso il fungo atomico. E non pensavo che comunque l'essere qui di fronte a questo rudere mi desse una emozione tale. La rappresentazione data anche al museo è abbastanza apolitica, evenemenziale (questa l'ho imparata da Burzio), e non sono neanche gli avvenimenti, i fatti, i morti e i feriti o la natura delle stesse ferite a sgomentarmi, a quelle ci ero preparato. Ciò che non avevo previsto è quello che non si vede, l'idea che in questo luogo si sia concentrato, in un momento della storia, tutto il peggio che l'uomo abbia potuto partorire nel corso della sua evoluzione. Il parco ed il museo sono appunto rappresentativi di questo evento, ciò che contengono è solo un pretesto per tirarci questo pugno in faccia e perché il dolore di questo colpo resti scolpito nelle menti di chi lo visita. Veniamo via da qui stanchi. Tentiamo Ancora una visita al museo di arte contemporanea, ma non abbiamo più energie e dobbiamo ancora organizzare qualcosa per domani Gita a Mihajima, fare un po di bucato etc. E quindi rientriamo in Hotel. Poi cena Indiana qui vicino, buona.
<-------> Email: Hiroshima@.
Autore del messaggio: Kobo da Osaka Koyasan
lasciato il 14/10/2015 ore 4:14
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13/10/15 Koyasan: sveglia ore 6,00 preparazione e treno in partenza intorno alle 7,30 da Tennoji. Cambio treno a shin imamya e acquisto biglietto per word heritage Koyasan. Dopo un paio d'ore di viaggio e qualche cambio treno/carrozza/cabinovia/bus (tutto copiosamente in orario e superorganizzato chettelodicoaffare) siamo a Koyasan, un complesso monumentale molto importante, grande e luogo di pellegrinaggio per gli Shintoisti. Ospita infatti le spoglie del Kobo Daishi (il padre fondatore della confessione maggioritaria Nipponica e del luogo stesso) in uno dei cimiteri buddisti più suggestivi che esistano. Il cimitero è immenso, e, come tutti o quasi i luoghi che hanno in qualche modo a che fare col Buddismo, non ha nulla di tetro o che possa in qualche modo infondere tristezza in chi lo visita. Migliaia di stele e lanterne si ergono dal terreno ricoperto di muschio per esserne ricoperte esse stesse a tempo debito. Il tutto immerso in un bosco di piante sempreverdi secolari dai tronchi immensi e da aceri Giapponesi più bassi a vari stadi di ossidazione autunnale delle foglie. I colori spaziano dal giallo all'ocra alle varie tonalità di rosso ( ma per i dettagli chiedete a Lori, io coi colori non ci prendo granché) e il verde del muschio che appunto ricopre tutto il sottobosco. Ruscelli laghetti e templi, mausolei, giardini rocciosi e pagode, Statue che vengono irrorate dai pellegrini. Tutta la giornata trascorre in questo sito, dove, inizialmente, pensavamo di trascorrere anche la notte. Invece a metà pomeriggio abbiamo visto praticamente tutto quello che volevamo, e, molto soddisfatti, riprendiamo a ritroso cabinovie trenini e metro per rientrare ad Osaka. Rientro in hotel, riposiamo un minimo e nel frattempo cerchiamo di programmare i 4 giorni che ci restano da impiegare tra la tappa di Hiroshima e il rientro a Tokyo. Vorremmo provare ad uscire per qualche giorno dal contesto tipicamente urbano che ha caratterizzato il viaggio fino ad ora (ad eccezione di Nikko). Decidiamo di trascorrere due notti a ad Okayama, e da qui visitare l'isola di Naoshima, su imbeccata di Tim, e due notti a Kobe e da qui visitare o Himeji o Kinozaki? Quien sabe. Non c'è stato molto tempo per pensare a fondo a come organizzare questi giorni, siamo sempre stati in giro e dato che connessi lo siamo solo in hotel bisogna fare tutto la sera, quando le forze e la freschezza manca. Non ci sono tempi morti. Una volta decise le mete non si trovano posti in hotel, se non di livello molto alto, i ToyokoInn del quale Lori è diventato membro international con raccolta punti e sconti sono già al completo e quindi ripieghiamo su un 5 stelle scontato su Booking ad Okayama e un Rakuten travel (agenzia Nipponica) già usato a Kyoto. Cena a Dotombory, non trovato ristorante Bombay kitchen indiano e ripiegato su ristorante poco lontano, Tapas style. Poi di nuovo in treno e a letto. Domani ci si sposta ad Hiroshima (in realtà sto scrivendo dallo shinkansen che ci sta portando li... ) A domani. Abbracci
<-------> Email: @.
Autore del messaggio: undefined da undefined
lasciato il 14/10/2015 ore 4:14
Autore del messaggio: marina da grugliasco
lasciato il 13/10/2015 ore 13:6
Messaggio:
ciao ragazzi felice di leggervi.Leggo che vi fate i quartieri x giovanissimi e di super tendenza .....un abbraccio
<-------> Email: amato.mari@libero.it
Autore del messaggio: Www.tanx.it da Osaka
lasciato il 13/10/2015 ore 12:46
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12/10/15 da Kyoto ad Osaka: ore 7,30 lasciamo l'albergo dì SetaShiga (Kyoto), due passi dalla stazione. Qualche minuto dopo le 9,00 siamo a Tennoji, la stazione metro Jr vicino al nostro hotel di Osaka. Lasciamo i bagagli dopo aver fatto il checkin e siamo gia in giro per la città. È un'altra metropoli e non ce quasi soluzione di continuità tra l'area urbana di Kyoto e quella di Osaka. Per la verità non c'è mai uno stacco netto per quanto visto finora tra una città e l'altra, il territorio è fortemente antropizzato e urbanizzato. Raramente si viaggia in aperta campagna. Osaka non offre granché dal punto di vista turistico ma è strategica come posizione per la visita a Koyasan in programma per domani. Ci dirigiamo quindi subito in metrò al museo della vita quotidiana di Osaka, una ricostruzione di un borgo antico, trovato con qualche difficoltà chiedendo ripetutamente info (impossibile da scovare senza conoscere la lingua :-(). Proseguiamo a piedi verso l'umeda sky building, ennesimo grattacielo con terrazza panoramica e vista sulla città dopo aver avuto Pranzo in caffè super tendenza vicino alla stazione metro di Osaka centro, con negozietti e piccolo shopping. Sarebbe gia abbastanza ma ancora in metro andiamo a vedere i quartieri di America Mura (quartiere per giovanissimi, super incasinato tendenza) e Dotonbori (gallerie commerciali, canali e ponti e luci al neon) super bordello. Adesso è davvero abbastanza per oggi, ma un rientro a piedi in hotel ci costa ancora 3 km di scarpinata. Poi docce e cena vicino alla stazione di Tennoji, locale carino di piatti genere Tapas.
<-------> Email: @.
Autore del messaggio: io da Grugliasco
lasciato il 12/10/2015 ore 11:45
Messaggio:
Felici di leggervi e sopratutto sapere che state bene,
anche qui stanno tutti bene e vi salutano…..
ieri siamo stati finalmente a Expo…… appena entrati, ci siamo trovati davanti un milione di persone
vi lascio immaginare il resto
Baci & Abbracci
A.Z
Autore del messaggio: TaniKo da Kyoto
lasciato il 11/10/2015 ore 15:7
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11/10/2015 Kyoto. Sveglia quasi libera, poco dopo le 9,00 siamo gia in strada, diretti verso il tempio del Padiglione dorato, altro must di Kyoto. Ci arriviamo in bus, dopo aver attraversato tutta la città,e quindi, nel pieno della mattinata. È molto bello sia il padiglione che al solito i giardini e i laghetti che lo circondano. Affollatissimo come sempre. Rientriamo in centro sempre in bus e ci dirigiamo al mercato, entrando chiaramente dalla parte alimentare. È già una ora buona per il pranzo ed il mercato offre moltissimi spunti, sia tra le bancarelle che tra i ristoranti limitrofi. Comunque decidiamo di curiosare tra le bancarelle prima di cercare un eventuale pranzo più strutturato. I ragazzi non hanno scritto, pensiamo, probabilmente avranno scelto di fare altro. Invece, nei pressi di una delle bancarelle più ricche ci ritroviamo nuovamente a fianco, avevano anche messaggiato, ma, come la volta scorsa, non avevamo ricevuto nulla. Evidentemente i telefoni svizzeri non sono all'altezza dei suoi orologi? :-))) Non possiamo più sciogliere l'incantesimo se non celebrando con un altro Sushi, ci diamo appuntamento nello stesso posto di ieri e pranzo libero. Loro continueranno a piluccare per il mercato, noi ci sediamo poco lontano e optiamo per un pasto caldo. Dopopranzo finiamo di girare il mercato e poi ci incamminiamo verso Arashiyama Nord, ma non facciamo in tempo ad arrivarci perché troppo lontano e ci presentiamo a cena sversi di stanchezza. Replichiamo con altro Sushi ma stasera siamo troppo sfatti entrambi per un fine serata con dolcetto e quindi ci salutiamo, stavolta definitivamente, almeno per questo viaggio. Loro domattina partono in aereo per trascorrere i loro ultimi giorni di viaggio al mare, su un'isola dell'arcipelago di Okinawa, noi lasceremo Tokyo per Osaka, dove ci fermeremo (per modo di dire) per due notti. Arigatou gosaymasu.
<-------> Email: T@.
Autore del messaggio: Maguro da Kyoto
lasciato il 11/10/2015 ore 14:40
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10/10/15: È vero, è stato molto bello ritrovarsi e molto singolare anche il modo in cui è avvenuto. Un bel segnale, direi. Abbiamo festeggiato con Fra e Tim con un buon Sushi/Sashimi, il nostro primo da che siamo qui, molto buono. Non è infatti come si potrebbe immaginare un pasto da tutti i giorni in nemmeno in Giappone. Abbiamo speso la mattina e parte del pomeriggi a Nara, ad una ora circa di treno da Kyoto. Abbiamo avuto la nostra dose quotidiana di templi, anche se stiamo lentamente cercando di disintossicarci, ma c'è ne un numero talmente alto e di una fattura tale che anche limitandosi all'imperdibile qualcosa ci scappa sempre. Il Grande buddha di Nara infatti è superbo. Bello e grande il tempio, e curioso il parco con le centinaia di cervi che lo popolano e che circondano i turisti cercando di procacciarsi qualche biscottino. I più audaci cercano di attrarre l'attenzione masticando ai turisti la maglietta da dietro. Una tra le colonne del tempio ha un foto alla base, grande come la narice del grande Buddha, circa 50 cm di diametro, chi ci passa attraverso ne entra normale e ne esce con la promessa di ricevere l'illuminazione, almeno così vuole la leggenda e quindi, molti bambini sono in coda per attraversarlo e molti genitori pronti ad immortalare l'evento. Ma conoscendo i polli siamo sicuri che presto o tardi si presenterà qualcuno talmente poco illuminato da non capire di non potercela fare (normalmente gli orientali su ste cose ci si buttano con tutte le scarpe...). E infatti, dopo 4 o 5 bimbi, che passano più o meno in agilità, si presenta al gate una signora semi-ciccionazza che ci si incastra. Deve intervenire l'amica a tirarla per le braccia e rendere possibile questa seconda nascita tra l'ilarità generale, orribile spettacolo che vale il costo del biglietto. C'è il solito mezzo miliardo di cinesi vestiti in abiti tradizionali Giapponesi, servizio compreso nel pacchetto di viaggio, li vedremo presto girare per Roma in Tunica? O in costume da centurione? Non ci pensiamo. Comunque trascorriamo una bella giornata, camminando per qualche ora, anche qui, tra centinaia di Templi, Santuari e quantaltro.Quando Abbiamo completato il giro iniziamo a dirigerci verso la stazione per rientrare a Kyoto e lungo la strada ci fermiamo a pranzo in un locale molto carino e consumiamo un pasto a base di Miso soup, tempura insalata etc, stiamo leggeri, stasera abbiamo il Sushi con Tim e Fra. Rientriamo a Kyoto ma con un treno abbastanza lento e non ci resta tempo prima di cena per fare grandi cose, andiamo ancora a visitare le due stradine di Shinbashi definite come le più belle di tutto il paese e forse di tutta l'Asia. Molto belle. Poi ci troviamo con i ragazzi (spaccando il minuto) e insieme a loro ceniamo con un super Sushi/Sashimi Sake e quanto d più giapponese conosciamo, passando un'altra bella serata. È vero quanto dice Fra, ci si sente come se un anno non fosse passato dal precedente viaggio. Poi, dopo aver girato un po alla ricerca di un dolcino ci salutiamo come se non dovessimo più rincontrarci, anche se domani entrambi saremo ancora a Kyoto e potremmo essere nei pressi del mercato per ora di pranzo. Vedremo... Comunque ciao ragazzi e a Presto, è stato bello rincontrarvi... Rientriamo a Seta (il nostro sobborgo di Kyoto) esausti. Buonanotte
<-------> Email: @.
Autore del messaggio: Fra da Zurigo
lasciato il 10/10/2015 ore 16:7
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Cosa cosa?? Ci avete fatto credere di esssere il ritardo?? :-)))
Ragazzi é stato bellissimo rivedervi, ripetiamo che é come se non fosse passato neanche un giorno e speriamo che non passi di nuovo un anno fino al prossimo incontro! Zürich wartet auf euch..hihihh!
Un bacione un abbraccio e buona continuazione..Fra&Tim
<-------> Email: la.fra.84@gmail.com
Autore del messaggio: Eppo da Xelt
lasciato il 9/10/2015 ore 19:10
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Sempre bello leggervi e sapere che state bene e tutto è ok. Qualche risata me la strappate leggendovi.... Qui tutto ok, Marino si è dimesso..... Ve lo scrivo perché così siete più contenti di essere lontani senza rotture di @@!!! Baci e abbracci Eppo & family
<-------> Email: T@tin.it