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Autore del messaggio: Gaetano da Pompei - Rionero in Vulture
lasciato il 6/9/2021 ore 22:6
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Lunedi 6/8/2021. Visita agli scavi, sempre superlativi, dalle 9 alle 13 circa. Pranziamo da pizza e pasta e poi partiamo per R I V, viaggio con temporalone nella periferia di Potenza e poi raggiungiamo la destinazione, francamente sotto le attese. Sfuma anche la possibilita di una visita alle cantine di Aglianico del Barone. Poi cena in prossimità dell'hotel a prezzo fisso, pasta e lenticchie capocollo e insalata, quindi a nanna
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Autore del messaggio: Gaetano da Ariccia - Pompei
lasciato il 6/9/2021 ore 21:59
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Domenica 5/8/2021 Ariccia to Pompei. Dopo colazione ci mettiamo in strada, arrivati dalle parti di sabaudia, ci spostiamo verso la costa e percorriamo tutta la litoranea verso san felice circeo, guardo la strada come se la dovessi percorrere in bici, è molto bella anche se abbastanza stretta, superiamo anche san felice circeo in direzione Gaeta, ma prima di arrivare li, un paio di tunnel proprio brutti invalidano la ciclabilità del tratto di strada, occorre verificare se siano bypassabili. Ci fermiamo a Gaeta, e visitiamo il centro, saliamo fino alla fortezza Aragonese, ex carcere, ma non lo visitiamo. Scendendo e tornando verso l'auto ci fermiamo a mangiare un paio ti tielle, focaccine farcite tipiche del paese. Poi in auto raggiungiamo Pompei e ci sistemiamo al BB nonna Laura, non lontano dagli scavi. Fa un temporale mentre siamo in camera, poi usciamo per un peritivo in piazza della cattedrale ed una pizza ca Capuano, sotto casa. Poi a nanna
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Autore del messaggio: zio e nipote da St.Florent - Bastia x Cap Corse
lasciato il 2/7/2020 ore 13:38
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Corsica 2020 sabato 27 giugno St.Florent - Bastia x Cap Corse. E’ vero, avremmo anche a disposizione la scorciatoia, per modo di dire, il passo di Teghime, una scalata di 450m. circa, la discesa a Bastia, ancora qualche km in pianura ed il giro sarebbe terminato con un bagno alla spiaggia dello stagnone di Biguglia ed una 40ina di km alla fine del tour. Ma un giro del genere non può terminare con un tale senso di incompiutezza. E perciò, quando arriviamo alla rotonda che segna inderogabilmente la scelta, le gambe suggeriscono di salire al Teghime, ma il cuore e la testa vanno dritto e la bici prende la via di Cap Corse. Non ci poniamo in realtà l’obiettivo di andare in fondo, inganniamo la nostra mente con l’idea che andremo fino a Zonza, per non perderci la vista dall’alto della spiaggia nera, e poi, una volta li rimoduleremo il nostro obiettivo, a seconda delle forze. Il tratto di strada fino a Nonza ci da una veloce ricarica alle batterie, ed una volta li, non si mette nemmeno in discussine la possibilità di tornare indietro, abbiamo studiato molto bene le altimetrie e sappiamo che tra i saliscendi della “pianura Corsa” dobbiamo salire due volte a 160 metri circa, un picco a Pino di 300m. circa e l’ultimo di Cap Corse a 350m. Il fatto di sapere puntualmente cosa ci aspetta, la bella sensazione di portare a termine il giro e, ancora una volta, un tratto di strada costiero molto suggestivo e poco trafficato, fanno si che non percepiamo più alcun segno di fatica, e quasi senza accorgercene, arriviamo fino al terzo picco di giornata. Affrontiamo l’ultima salita – con l’idea che sia anche l’ultima fatica – in uno stato di euforia misto a gioia, cadenzando un countdown ogni km e celebrando con urla ogni volta che la cifra diminuisce, l’ultimo chilometro facciamo un paio di video e poi arriviamo a Cap Corse felici come bambini, quasi commossi. Ci abbracciamo e complimentiamo, Coca cola al banchetto, un paio di rutti di giubilo per avvisare i cinghiali autoctoni della nostra presenza, una rapida visita al faro ed ai suoi Ovoo in stile Mongolo, tre giri e tre sassi propiziatori e ci allunghiamo sulla discesa verso Macinaggio. Il fatto di aver avuto per tutto il mattino il favore del vento, ci fa sospettare che sull’altro versante, quello che ci condurrà a Bastia, lo avremo contro, ma già la discesa verso Macinaggio lascia intendere che il vento contro sull’altra sponda avrà una intensità molto maggiore di quanto non fosse il favore della mattina. E quindi chiaramente, abbiamo venduto la pelle dell’orso con anticipo, perché dopo il bagno ed la pausa pranzo di Macinaggio, l’ultima 40ina di km di rientro a Bastia controvento, ci costano molto, la vera fatica finale sarà questa, non le scalate di Cap Corse. Arriviamo comunque a Bastia con buon anticipo, approssimandoci alla città anche il vento diminuisce mentre aumenta il traffico di auto e ci ricorda che abbiamo vissuto oltre una settimana magnificamente isolati dal traffico delle auto e su strade fantastiche. L’idea di compiutezza del giro adesso è davvero completa e finita, e con essa anche la fatica. Siamo ancora emozionati quando percorriamo la stessa corsia che ci porta in bocca al traghetto dal quale siamo usciti freschi, pimpanti, e pieni di energia una decina di mattine fa. Adesso siamo molto più stanchi ma molto più felici e rilassati. Al prossimo giro. 112,5 St.Florent Bastia + 12,5 Savona Torino. Grazie Ale, sei stato grande.
642 km percorsi in totale da takimetro
668,5 km percorsi da google
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Autore del messaggio: zio e nipote da Calvi – St.Florent
lasciato il 2/7/2020 ore 13:37
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Corsica 2020 venerdi 26 giugno Calvi – St.Florent In realtà oggi non sappiamo dove finiremo la tappa, abbiamo dovuto anticipare il traghetto perché la Corsica ferries ha annullato il passaggio schedulato la domenica sera, abbiamo scelto di rientrare la sera prima, anche se avremmo potuto posticipare. Sarebbe stato forse troppo lungo, anche se ci avrebbe permesso di ultimare il giro con maggiore comodità. Di fatto oggi valuteremo lungo la strada se fermarci a St Florent o puntare oltre, in modo da ultimare il giro del dito con maggiore comodità domani. In realtà sarebbe possibile anche terminare l’ultima tappa col passo di Teghime e finire la giornata a Bastia, sacrificando Cap Corse, ma intimamente, nessuno dei due, vuole rassegnarsi a questa idea. Partiamo quindi poco prima delle 9 del mattino, nonostante abbia lasciato Ale in camera a dormire per il mio giro mattutino di caffe ed acquisto colazione. Lui è sempre combattuto tra il desiderio/necessità di dormire oltre e la bramosia di partire presto. Di solito vince la seconda per volontà, ma poi la prima – la necessità di sonno – si manifesta per tutto l’arco della mattinata sottoforma di sbadigli ruggenti alle mie spalle durante la prima parte della giornata ai pedali. Dopo la prima salitina di giornata ci Fermiamo a Lumio, su una bella terrazza del caffè del paese per la seconda colazione di giornata, poi proseguiamo per lo stradone poco significativo fino alla bella cittadina di L’Ile Rousse. E’ sempre molto carina e ad Ale piace molto, andiamo fino al faro per visitare e poi, al mercatino acquistiamo un po di cibo, frittelle di zucchine e menta, tortini di zucca e di formaggio, oltre che banane ed un pan Bagnat da consumare in spiaggia ad Ostriconi e ci rimettiamo in strada. Arriviamo ad Ostriconi in pieno solleone, e, dopo un – mio - goffo tentativo di scendere in spiaggia con le bici, decidiamo di fidarci e le lasciamo legate con bagagli sulla strada, ed a piedi scendiamo sulla bella spiaggia. Facciamo il bagno ristoratore e poi consumiamo con buona soddisfazione tutte le cose sfiziose che abbiamo comprato. Dopo aver riposato un paio d’ore in spiaggia ci rimettiamo in sella per scalare il Desert des Agriates, fa ancora abbastanza caldo, ma non si poteva ritardare oltre. Ho un po’ di rammarico per non poter, nemmeno questa volta, fare una puntatina alla Saleccia, ma bisogna pur sempre lasciarsi dietro qualcosa di incompiuto per avere un’altra buona scusa e giustificare un’altra gita in Corsica 😊. Così arriviamo a St. Florent abbastanza bene, sono circa le 17,00 del pomeriggio e valutiamo se sia possibile spingerci fino a Nonza, tentiamo anche di prenotare una camera, ma la simpatia della signora che risponde al telefono, e la scarsa disponibilità ci farà desistere, domani vedremo cosa fare. Prendiamo una camera in paese e ci fermiamo qui, facciamo cena in una pizzeria del centro dopo aver desistito sull’opzione pesce per manifesta inadeguatezza del nostro look. Rapido giro per la zona movida di St. Florent, anche se l’assembramento sembra molto allettante, noi abbiamo solo le energie necessarie per conquistare il nostro letto. Ci prepariamo la consueta gamella di pasta anni 70, panna e prosciutto, per domani e ci spalmiamo sul letto. Buonanotte. 77,5 km Calvi - St.Florent
<-------> Email: zio@nipote.co
Autore del messaggio: zio e nipote da Piana Porto – Calvi
lasciato il 2/7/2020 ore 13:35
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Corsica 2020 giovedi 25 giugno Piana Porto – Calvi. Lasciamo l’hotel abbastanza di buon’ora, certo non dover smontare il campo è un risparmio di tempo notevole. In hotel siamo stati trattati molto bene, ieri sera siamo praticamente svenuti dalla stanchezza. Partiamo rinfrancati anche perché sappiamo che oggi godremo della tappa probabilmente più bella di tutto il tour. Dopo aver comprato una colazione “sola” dal più stronzo Boulanger di tutta la Corsica, che ci vende un pan brioche corso che “mancolicani” x 6€, ci mettiamo in strada, ed è subito Calanques, nuovamente, ma con colori diversi, adesso il sole è alle spalle della montagna e l’emozione si rinnova. Non perdiamo comunque molto tempo per foto, ieri sera ci siamo già dilungati abbastanza. Percorriamo la lunga discesa della foresta di Piana, 400 metri circa di dislivello, molto bella, e considero che in effetti è stata una bella idea quella di percorrere il giro in senso contrario a quello che ho sempre fatto, il punto di vista è davvero differente, anche se i riferimenti altimetrici sono naturalmente opposti. Non perdiamo molto tempo a Porto, non scendiamo nemmeno alla spiaggia, che del resto non vale la pena. Sappiamo che sarà una tappa abbastanza lunga, con salite non dure ma lunghe, e quindi affrontiamo la prima di buona lena, su da Porto puntando la bocca di Palmarella. La lunga salita regala viste sul mare veramente spettacolari, è un tratto di strada con pochissimo traffico, sembra quasi una ciclabile. Poi la lunga e piacevole discesa, ci allunghiamo fino a Galeria per il bagno ed il pranzo di giornata, ci costa una decina di km in più ma è l’unico posto utile a questo scopo. Dopo pranzo ci rimettiamo in strada e risaliamo il tratto con fondo brutto che ho sempre percorso in discesa. Il fondo è brutto, ma il paesaggio passa dai vigneti quando ci si spinge di poco verso l’interno alla nuova scogliera, questa volta di colore bianco ed argento, che ci accompagna fino a Calvì. Abbiamo preso nuovamente una camera, vuoi per riposare meglio, che per essere più agili e risparmiare tempo al mattino ed alla sera. Arriviamo a Calvì con gli occhi pieni della bellezza e le gambe stanche dalla fatica di oggi, ceniamo in un locale poco lontano dall’hotel e poi ci allunghiamo fino in centro per una notturna e fugace visita alla cittadella del paese, poi stremati andiamo a dormire. 101 km circa tra Piana e Calvi
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Autore del messaggio: zio e nipote da Propriano Ajaccio Piana-Porto
lasciato il 2/7/2020 ore 13:34
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Corsica 2020 mercoledi 24 giugno Propriano - Piana Porto. Al mattino alle 8,30 siamo al terminale dei bus, con le bici cariche, dopo aver smontato il campo e fatto colazione nella boulangerie storica di Propriano. Pan raisin, una svizzera al cioccolato e, finalmente, Ale assaggia il dolcetto al Brocciu, la tipica ricotta di capra o pecora corsa. Il primo bus ci rimbalza dicendo di non aver posto in bagagliaio per le bici, molto scortesemente ci dice che dopo 5 minuti sarebbe passato un altro piccolo bus con un rimorchio per le bici. Abbastanza scettici pensiamo di dover già attivare un piano B, che consisterebbe sostanzialmente nel metterci in strada in bici e dover quindi rimodulare anche il resto del viaggio, quando si materializza il piccolo bus promesso. Questi ci carica ma dopo un faticoso smontaggio del bagaglio e caricamento bici frettoloso ed approssimativo. Comunque partiamo, ma il bus non è un diretto ma un espresso che percorre la strada più tortuosa e tocca tutti i paesi intermedi. La velocità ed il brocciu fanno il resto, e quando Ale mi chiede con gli occhi a spirale, se per caso non abbia un sacchetto per vomitare, rimango spiazzato. Riesce comunque con ironia a resistere fino a destinazione Ajaccio, dove prendiamo info per il secondo tratto di strada da percorrere nel pomeriggio verso piana. Poi lasciamo il terminal con l'intento di "saltare pranzo per la nausea" salvo iniziare a scegliere il ristorante un minuto dopo. Facciamo un bel giro, prima a piedi e poi in bici per la città e zone limitrofe. Poi facciamo un pranzo con panini e torniamo in terminal con anticipo per essere sicuri di partire. Rismontiamo le biciclette e si riparte. Ale ha preso un integratore al ginger che dovrebbe combattere il mal d'auto. Funziona, anche perché il tragitto è meno tortuoso ed il driver più tranquillo. A Piana non c'è campeggio, e quindi abbiamo preso una camera in albergo. Lasciati i bagagli in camera, a bici scariche, ci fiondiamo sulle Calanques per l'incanto dei colori del tardo pomeriggio... Ed è come sempre uno spettacolo struggente, sia il paesaggio che la strada. Poi, mentre lui fa la spesa, io mi concedo un Pastis e quindi ceniamo con piatti tradizionali corsi in un risto poco lontano. Riusciamo ancora a vedere, prima di andare a nanna, un tramonto spettacolare. Poi a letto a riposarci per la bella tappa di domani. Buonanotte circa 25 km percorsi tra Ajaccio e Piana
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Autore del messaggio: zio e nipote da Pianottoli-Propriano
lasciato il 2/7/2020 ore 12:51
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Corsica 2020 Martedi 23 giugno Pianottoli-Propriano. Sperumanbin na fava... I sanglier (cinghiali) hanno scorrazzato tutta la notte, ed ho dormito molto poco. Ale dice di aver dormito, ma di notte spesso ci siamo chiamati a vicenda per scacciare gli ospiti che grufolavano intorno alla tenda. Quindi partiamo speranzosi. La meta di oggi è Propriano. Ale è tornato in forma, la tappa non è lunghissima fino a Propriano. Da qui speriamo di poter prendere i bus per Ajaccio domattina, e quindi prima di domani sera, raggiungere Piana - Porto. La strada, pochi km dopo la partenza, ci regala la prima scalata di giornata e la vista del leone di Roccapina. Dopo le foto di rito - alcune da cazzeggio - nei vari view point, passiamo per la fonte (chiusa) prima di Perolongo e quindi fermata obbligatoria per caffè e riempimento borracce per la salita di Sartene. Raggiungiamo il paese prima di mezzogiorno in scioltezza. Fermata a Sartene per rifocillamento, acquisto souvenir, vendette corse e birretta rituale, poi ci fiondiamo giù fino a Propriano. All'ufficio turistico prendiamo le info per il viaggio x Ajaccio e poi ci rechiamo al campeggio Milella. Qui veniamo trattati molto bene e coccolati dalla signora. Andiamo un po’ in spiaggia e poi torniamo in campeggio x cena. Abbiamo comprato troppo cibo x insalata ed infine ne buttiamo parecchio. Poi a nanna. Domattina sveglia presto per raggiungere Piana by Bus. Circa 60km percorsi
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Autore del messaggio: zio e nipote da Bonifacio – Pianottoli
lasciato il 2/7/2020 ore 12:47
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Corsica 2020 lunedi 22/06 – Bonifacio – Pianottoli. Partiamo baldanzosi al mattino. Prima delle 9 stiamo scalando la falesia di Bonifacio per le visite diurne dalla citta superiore, dopo qualche foto ci mettiamo in strada con obiettivo non dichiarato Porto Pollo. Avrei piacere di mostrare ad Ale la spiaggetta piscina di Figari e quindi pieghiamo per la lunga deviazione sterrata per fare il bagno, la troviamo vuota. Nuotiamo e ci bagniamo fintanto che ad Ale non sfugge di mano la GoPro con la quale ha filmato tutti i tratti belli che abbiamo percorso finora. La camera finisce sotto le alghe e non riusciamo a vederla. Dopo vari tentativi demoralizzanti con una maschera che ci siamo fatti prestare, rinunciamo, e, un po demoralizzati lasciamo la spiaggetta, risaliamo lo sterrato e ci rimettiamo in strada. Ma quando riprendiamo la salita per Pianottoli ci rendiamo conto di essere accaldati e stanchi e quindi decidiamo di fermarci qui e di riposare un pochino, abbiamo percorso 35km circa ma non fa nulla. Domani vedremo. Ci organizziamo per cercare di recuperare forze ed umore in breve tempo con un riposo pomeridiano. Ci concediamo una Pizzetta a Pianottoli e poi rientro in campeggio, dove scopriamo che la comunità di Sanglier, cinghiali locali, esiste davvero e scorrazza liberamente per il campeggio, cerca cibo nei dintorni delle tende, i cartelli che avvertivano della presenza dei cinghiali non era dunque solo folklore. Uno di questi ficca anche spudoratamente il muso dentro la tenda di Ale, aperta ed invitante, per profumi ed olezzi vari, evidentemente di gusto cinghiale. Non si spaventa nemmeno ai miei ripetuti tentativi di allontanamento e devo assumere un atteggiamento minaccioso affinché si allontani. Sperumanbin. Buonanotte 40km circa percorsi
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Autore del messaggio: zio e nipote da ZONZA BONIFACIO
lasciato il 2/7/2020 ore 12:44
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Corsica 2020 Domenica 21/6/2020. ZONZA BONIFACIO. La discesa da Zonza non è esattamente a costo zero come pensavo, i dei ricordi sulle altimetrie non bisogna fidarsi, ma questa, come dicevo, era una tappa in cui non credevo più, e pertanto non l’ho ripassata come necessario. Tuttavia, siamo ancora baldanzosi ed il ricordo della bellezza del luogo non è invece sbiadito. E quindi in un paesaggio montano sempre molto bello, perdiamo un po’ di quota e poi tra altri saliscendi risaliamo ancora a 1000 m. fino alla bocca di Illarata, prima che la lunga discesa verso Portovecchio prenda decisamente forma. Facciamo qualche foto in cima ed alla diga, saltiamo volutamente il “Piscio du Ghiaddu”. Man mano che si scende l’aria fresca di montagna lascia spazio ad aria molto più calda, quasi fastidiosa anche in discesa. Visitiamo un po’ la cittadina, il porto e la parte alta e poi, nel primo pomeriggio, puntiamo verso Bonifacio, con pausa bagno a Santa Giulia. La pausa bagno ci prova abbastanza per via della faticosa “collinetta” da scalare nei due sensi. Sempre bellissima la spiaggia e il mare. Nel pomeriggio raggiungiamo poi Bonifacio e ci piazziamo in campeggio e qui ceniamo. Passeggiata notturna e birretta a Bonifacio. Bellissima e faticosa giornata pure quella odierna. Il morale è sempre molto buono e la stanchezza favorisce anche la buona armonia e collaborazione tra me ed Ale. Buonanotte 75 km circa percorsi
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Autore del messaggio: zio e nipote da Ghisonaccia – Zonza colle di Bavella
lasciato il 2/7/2020 ore 12:40
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Corsica 2020 sabato 20 Giugno. Ghisonaccia – Zonza colle di Bavella. Quando metto il naso fuori dalla tenda sono sveglio da tempo, non è così presto come pensavo. La notte è stata umidissima e le tende son bagnate. Ale dorme ancora, segno che la stanchezza ha sopraffatto anche l'eccitazione, ma non appena lo svegli scatta in piedi ed è subito operativo. L'operazione di asciugatura, smontaggio campo e preparazione borse costa circa una ora e mezza. Molto bene, anche se speravo di partire molto prima delle nove. Si, perché questo significa arrivare ai piedi della salita poco prima delle 11 e doverla affrontare in pieno sole. Ci sono circa 32 km da salire, per 1220 m. di dislivello, di per sé una salita che faremmo con poca difficoltà, ma il carico non banale che abbiamo, circa 15 kg a testa, è la variabile non nota di oggi. Il paesaggio è da subito mozzafiato e questo aiuta. La salita nei primi km è gradevole. Si sale però fino ai 600 metri circa della bocca di Larone, e poi si ridiscende di circa 300 metri. Lentamente si riprende un po’ di quota, è però psicologicamente faticoso pensare che a 10/12 km dalla cima mancano ancora da scalare 800m. La salita da questo lato non l’ho mai fatta, e dato che era molto incerta fino alla vigilia per via del ginocchio di Ale, non l’ho nemmeno studiata molto. Alla pausa pranzo x di più un ago di pino o forse una spina di rovo si conficca nel mio copertone e, Vaffanqlo, abbiamo anche la prima foratura. Mangiamo la pasta tonno mozzarella e noci cucinata ieri sera per alimentare bene il motore della bici e, dopo aver riso il giusto x il mio scambiare il sibilo della foratura x l'eco del vento tra gli alberi, risolviamo il misfatto ed in breve ripartiamo. La salita è lunga ed occorre grande esperienza per non andare in crisi. La pendenza che pensavamo distribuita in 32 km in realtà la si copre quasi tutta negli ultimi 10km. Fa caldo fino a quando la quota non raggiunge i circa 1000 m. Arriviamo in cima abbastanza bene e contentissimi ci abbracciamo, facciamo qualche foto e iniziamo a scendere verso Zonza. Intanto facciamo il piano spesa per la sera e arrivati a Zonza ci rendiamo conto che l'unica opportunità senza essere costretti a scendere fino a Portovecchio di trovare un campeggio, è fermarsi qui. E così facciamo. Siamo in piena sintonia, come pensavo, l'umore è davvero alle stelle e il posto visto oggi proprio esaltante. Pozze d'acqua verde nel torrente Solenzara e montagne stupende. Cielo azzurro e pedalare. Domani dovrebbe essere una giornata ciclisticamente più semplice oggi 60 km circa ma di grande rispetto. E adesso, alle 2.48 del mattino, dopo aver già bruciato il sonno rem e approssimato quanto scrivo, torno a nanna. Buonanotte. 60 km circa percorsi
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